L’estate è alle porte, così come le alte temperature, l’afa e l’umidità tipiche della stagione calda.
È proprio questo il periodo dell’anno in cui si comincia a valutare l’acquisto di condizionatori fissi per la propria casa, elettrodomestici indispensabili per alleviare la calura tipica delle giornate estive.
All’incremento dell’utilizzo dei condizionatori, si registra purtroppo anche un aumento dei livelli di inquinamento ambientale causati dal rilascio del gas refrigerante contenuto all’interno di ogni apparecchio.
Quest’ultimo ha un grande impatto negativo sull’ambiente, in quanto in grado di danneggiare lo strato di ozono presente nell’atmosfera.
Come funziona un Condizionatore?
Il climatizzatore funziona sfruttando alcune leggi della termodinamica e le proprietà dei gas refrigeranti che, quando vengono compressi, si riscaldano per poi passare allo stato liquido quando si raffreddano. Se fatto passare attraverso un tubo capillare, il gas si espande diventando molto freddo.
Proprio per sfruttare questi principi, il climatizzatore è composto da una macchina posta all’interno del locale da rinfrescare e un apparecchio esterno, collegati tra di loro da un circuito idraulico attraverso cui scorre il gas. Nell’unità esterna il gas viene compresso da un compressore, per poi cedere il calore all’esterno grazie ad uno scambiatore. A questo punto, attraversa un tubo capillare e si espande, raffreddandosi.
Una volta freddo, il gas arriva alla macchina interna e, passando attraverso uno scambiatore, sottrae calore all’ambiente riscaldandosi, facendo ripartire nuovamente al ciclo di raffreddamento/riscaldamento del gas.
Gas refrigerante: R410A o R32?
In commercio è possibile trovare due tipologie di condizionatori: gli apparecchi che adottano una tecnologia più obsoleta e che sfruttano il gas R410A e quelli di ultima generazione che usano come elemento refrigerante il gas R32.
Rispetto al gas refrigerante R410A che appartiene alla famiglia degli idroclorofluorocarburi (composti dal cloro e dannosi per l’ozono), il refrigerante R32 ha sicuramente un impatto meno negativo sul Pianeta. A stabilirlo è l’indice GWP (Global Warming Potential), un indice internazionale che identifica il riscaldamento globale di ogni gas rilasciato in atmosfera. Un valore che si aggira attorno a 675 per l’R32, contro i 2088 del gas R410A.
Ma non è finita qui. L’R32 possiede molte altre caratteristiche positive, tra cui il minore quantitativo richiesto per il funzionamento dell’impianto di condizionamento, la maggiore efficienza energetica e i suoi alti standard di sicurezza.
Cosa prevede il regolamento Europeo
Negli ultimi anni, proprio per limitare le conseguenze negative sull’effetto serra, l’Unione Europea ha definito importanti limitazioni sull’uso di gas per condizionatori grazie al regolamento Europeo 517/2014, la cui entrata in vigore è fissata per il 2025, stabilendo una serie di obblighi sia per le aziende produttrici, sia per gli installatori e gli acquirenti.
Per le caratteristiche appena citate, il gas per climatizzatori R32 è stato incoronato come il refrigerante del futuro. Dal 2025 in poi, infatti, non potranno più essere usati refrigeranti con GWP pari o superiore a 750.
Come prepararsi al 2025?
Per prima cosa, devi sapere che se possiedi un climatizzatore di vecchia generazione, non è possibile adattarlo al nuovo refrigerante e che dovrai cambiarlo obbligatoriamente entro il 2025. La buona notizia, però, è che le tubazioni e i collegamenti non andranno modificati e l’installazione e la manutenzione sono pressoché identiche a quelle di un impianto funzionante a R410A.
Se, invece, devi acquistare un nuovo condizionatore, il nostro consiglio è quello di scegliere un apparecchio alimentato a R32, così da adeguarti fin da subito all’entrata in vigore delle disposizioni europee, ormai imminente. Oltre ad avere un risparmio in bolletta e a contribuire alla diminuzione dell’inquinamento atmosferico, acquistando e installando un condizionatore con noi di Gruppo Clima potrai usufruire di uno sconto del 50% direttamente in fattura.
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